Il cambiamento è ORA!

Lì dove il mare luccica e tira forte il vento cantava qualcuno! Non siamo al mare, ma al Lago di Garda … ma le sue acque sono così vaste e dal colore smeraldo che sembra di essere veramente al mare. E il vento poi qui non manca, all’ improvviso arriva prepotente e si fa sentire… insomma quando è ora è ORA!

Guardare il mondo con gli occhiali da sole!

Se a tutto ciò aggiungiamo un tour in barca a vela beh, la sensazione che immediatamente si è scatenata dentro di me, inguaribile sognatrice, è stata quella di libertà, spazi sconfinati e ampi orizzonti proprio come il nuovo mindset che da un po’ di tempo si è azionato nelle zone delle mie sinapsi. Il mio cervello, o meglio la mia mentalità, ha fatto un vero e proprio switch, ma in automatico senza forzature. E vi assicuro che è bellissimo vedere e osservare il mondo con un altro paio d’ occhiali... direi quelli super fighi da sole. 😎

Le vaste acque del Lago di Garda hanno emulato in pieno questa fase di mutamento avvenuta dentro di me che, proprio come un’onda improvvisa e un vento perpetuo, mi ha travolta senza lasciarmi il tempo di ragionare. Salpare le bellissime acque di questo lago accarezzata dal vento “Ora” mi ha immediatamente restituito un senso di lungimiranza, un guardare oltre le montagne che imponenti accerchiano questo meraviglioso bacino lacustre. E il vento sembra abbia voluto dirmi: il cambiamento è ORA!

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Decidere di cambiare rotta nella propria vita credo sia un atto di amore verso se stessi e verso gli altri. È un gesto di gentilezza e intelligenza che dobbiamo fare quando c’è un campanello d’allarme, esattamente come avviene quando si è su una barca e bisogna virare. Improvvisamente c’è bisogno di attuare un cambio di direzione.

Proprio come uno skipper che ricopre un ruolo fondamentale per la riuscita della vacanza in barca a vela, noi abbiamo la responsabilità della buona riuscita della nostra unica vita. E se siamo bravi ad individuare subito quali sono gli “elementi di disturbo” la “virata” verrà da sé. Io, ad esempio, ho avvertito un grandissimo bisogno di dare ascolto alle mie passioni che, per svariati motivi, avevo soppresso e represso… ma come si dice: – avoja a mettere la polvere sotto il tappeto- prima o poi viene fuori.

La nostra comfort zone non è sempre sinonimo di felicità ma risulta difficile staccarsi da essa, perché rappresenta il porto sicuro, la normalità, la sicurezza che ci protegge da sorprese indesiderate. Questo stato di comodità molte volte però si trasforma nella scusa perfetta e restiamo incagliati nella noia e nell’insoddisfazione. Ma vi siete mai chiesti quante opportunità non avete colto e quanti nuovi orizzonti avreste potuto vedere se foste usciti da questo guscio protettivo?

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Come una barca a vela naviga su acque sconosciute e non sa cosa troverà durante il suo tour, anche noi dobbiamo correre il rischio di sfidare l’ignoto, di esplorare e soprattutto abbiamo il diritto a non rinunciare ai nostri sogni, a ciò che ci rende vivi e ci entusiasma. Navigare per altre acque significa sfidare i nostri limiti e scoprire abilità nascoste che poi spesso diventano la base su cui costruire la nostra soddisfazione.

Una nave attraccata al porto è più sicura, ma non è questo lo scopo per cui è stata creata.

William Shedd