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Amante del lago ma fobia da insetti lacustri? Ma poi quali sono i tipi di insetti acquatici che possiamo incontrare sulle rive di un lago? Andiamo a scoprirlo in questo articolo e vediamo come possiamo prendere eventuali precauzioni per goderci la nostra giornata al lago senza fastidi 😉

Notonecta.glauca
Notonetta, dettaglio zampe a pagaia – Fonte: Wikipedia

I più noti sono le Notonette la cui caratteristica principale è quella di essere completamente a loro agio nell’acqua dove si muovono agilissime, mentre fuori, all’ aria aperta, diventano goffe. Come riconoscerle? Dalle loro inconfondibili zampe posteriori a forma di pagaia che rendono questo insetto perfetto per il nuoto. Per non incorrere in spiacevoli punture, dagli effetti molto simili a quelli di un’ape, rispettiamo il loro habitat non avventurandoci in una loro eventuale caccia.

Ecco un cenno ad altri tipi di insetti che potremmo trovare lungo le sponde di un lago:

  • Libellula
  • Tricottero
  • Ragno d’acqua
  • Gerride lacustre
  • Ditisco
  • Efemerottero

Libellula

Libellula
Libellula – Fonte: Wikipedia

Il primo, la libellula, è un insetto di cui non temere e di cui apprezzare l’eleganza in volo: se ci facciamo caso, quando volano hanno le ali in posizione orizzontale, proprio come le bilance di una volta, non a caso il loro nome deriva dal latino Libra che significa bilancia.

Tricottero

larva di tricottero
Larva di Tricottero – fonte: Wikipedia

L’acqua dolce e quindi fiumi, laghi, ruscelli, sorgenti e torrenti sono l’ habitat naturale dei Tricotteri dove rappresentano la specie più importante. Sono di dimensioni piuttosto piccole dai colori poco vivaci, noti per la loro abilità di costruttori.

Ragno d’acqua

ragno acquatico
Ragno acquatico – Fonte: IdeaGreen

Esistono diverse specie di ragni d’acqua ma il vero ragno acquatico è rappresentato dalla Argyroneta acquatica. Sono anche detti pattinatori d’acqua poiché scivolano con le zampette sull’acqua senza mai andare giù a picco.

Gerride lacustre

gerride
Gerride – Fonte: Wikipedia

Come i suddetti “ragni d’acqua” anche il Gerride lacustre appartiene alla famiglia dei “pattinatori”. Si differenzia dal suo più stretto parente dalla forma del corpo, più allungata e caratterizzata dalla presenza di peli idrofobi che gli danno un aspetto vellutato.

Ditisco

Dytiscus
Ditisco – Fonte: Wikipedia

Dal corpo lenticolare provvisto di una forte corazza ed una estrema forza invece è il Ditisco, appartenente alla famiglia dei coleotteri acquatici. La forma del suo corpo lo rende un insetto da lago perfetto, in quanto proprio questa morfologia gli permette una perfetta idro-dinamicità. Passano la maggior parte del tempo in apnea, riemergendo solo per prendere una meritata boccata d’aria. Altra caratteristica sono le mascelle a forma di tenaglia, indispensabile strumento di caccia (il ditisco è un predatore!) per questo motivo anche per l’uomo il morso di Ditisco è abbastanza doloroso, ma non nocivo.

Efemerotteri

Efemerottero
Efemerottero – Fonte: Wikipedia

In conclusione gli Efemerotteri, piccoli insetti volatili che vivono sulle rive erbose dei laghi (e dei fiumi). La loro caratteristica è quella di vivere per un tempo veramente effimero (da qui il nome dal greco Epheméra), dove il periodo di giovinezza è molto più duraturo rispetto a quello adulto. Se vedete uno di loro fare una danza, vuol dire che state assistendo ad un corteggiamento del maschio verso la pretendente. 🙂

La loro presenza non è affatto pericolosa per l’uomo, ma al contrario, la nostra azione sull’ecosistema ha compromesso già dalla metà del XX secolo la loro sopravvivenza, quindi riteniamoci sempre fortunati nell’incontrali!

In conclusione

I nostri amati laghi sono ricchi di insetti acquatici ed ogni territorio è abitato da specie autoctone, nell’elenco infatti non abbiamo nominato le api incontrate – e rispettate! – nella nostra giornata trascorsa al Lago del Turano.

Come accennato per gli Efemerotteri, l’azione dell’uomo ha molto condizionato la sopravvivenza di questi fondamentali esseri viventi (comprese le zanzare 🙂 ) e la loro presenza è un fondamentale termometro dello stato di salute della biodiversità, pertanto quando li incontriamo, limitiamoci ad osservarli… potremmo imparare tanto da loro!

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