La prima volta che ho sentito parlare del Lago del Salto mi sono subito chiesta perché si chiamasse così…e voi? Avete mai avuto necessità di soddisfare questa curiosità? Questo lago, il più grande bacino artificiale del Lazio, prende il nome dalla Valle del Salto dov’è situato, in provincia di Rieti, creato dallo sbarramento dell’omonimo fiume.
In questo Articolo
Lago del Salto: un po’ di storia
Andando indietro nel tempo, e più precisamente nel 1940 – data di costruzione del lago – scopriamo purtroppo che per la sua realizzazione interi centri abitati furono spazzati via per poi essere ricostruiti sulle sponde del lago stesso e molte persone persero la vita durante la costruzione della Diga. Quando si parla del Lago del Salto, infatti, spesso si sente anche parlare di borghi sommersi che, come dicevo prima, furono completamente distrutti e successivamente ricreati sulle rive del lago.
Ecco alcuni di essi:
- Fiumata
- Borgo San Pietro
- Teglieto
- Sant’Ippolito
L’avventura selvaggia al lago del Salto
Ma perché scegliere di andare al Lago del Salto? Io direi prima di tutto per il suo aspetto wild, estremamente selvaggio, a tratti anche ruvido ma che lo rende unico e affascinante. E, in secondo luogo, per i suoi fiordi sparsi lungo il suo corso che lo caratterizzano e colorano con le loro diverse forme e sfumature.
Circumnavigando questo lago mi sono completamente immersa nella natura, ho girato avvolta dagli alberi e dal cinguettio degli uccelli, ho percorso un tragitto piuttosto lungo respirando profumo di bosco e ammirando la vastità dell’acqua di questo bacino artificiale.
Ma Lago del Salto è anche sinonimo di riposo e sport; ci sono molte spiagge attrezzate (in particolare a Fiumata e a Borgo San Pietro) dove affittare ombrelloni e lettini per concedersi una giornata all’insegna del relax, o se ci si vuole divertire facendo un po’ di sport, si può scegliere tra canoa e wakeboard ovvero un mix tra sci nautico e snowboard. Qui si svolgono anche importanti gare legate a questo sport che ultimamente è molto in voga.
Lago del Salto e paesi limitrofi: cosa vedere
Vicino al Lago del Salto si possono ammirare diversi luoghi che, in alcuni casi, mi hanno trascinato letteralmente indietro nel tempo. Oltre la Diga del Salto, dall’aspetto imponente che non lascia dubbi sulla sua funzione di contenimento delle acque e ulteriore collegamento tra le sponde del lago – attraversarlo in auto dopo averlo visto può fare infatti un certo effetto – il Lago del Salto è costellato di piccoli borghi in riva ad esso, come Fiumata, un caratteristico paesino di lago con vicino agriturismo, trattorie ed il caratteristico chiosco sul lago.
Borgo San Pietro e il Santuario di Santa Filippa Mareri
Altro borgo di interesse religioso e artistico è Borgo San Pietro, dove regna sovrano il Santuario di Santa Filippa Mareri anch’esso coinvolto dai fatti risalenti alla realizzazione del lago: la chiesa ed il monastero medievale infatti sono stati sommersi dal lago. Si riuscirono a mettere in salvo, grazie all’intervento della sovrintendenza alle belle arti dell’Aquila, gli affreschi, ricollocati secondo l’originale ordine, e la cappella dove sono custodite le spoglie della Santa.
Il complesso si compone inoltre della Biblioteca ed il Museo, dove si possono ammirare anche reperti della vita monastica originali dell’epoca.
Allontanandosi dalle rive del lago, andando più verso le colline, si possono raggiungere graziosi borghi popolati da case in pietra.
Piccolo consiglio: guidate con calma, senza fretta!
I panorami che si presenteranno ai vostri occhi meritano di essere visti a ritmo lento! 🙂
Destinazione Rigatti
Lasciate le rive del lago la seconda tappa di questo piccolo tour prosegue verso Rigatti, il piccolo borgo collinare del XII secolo frazione di Varco Sabino. Impostato il navigatore e il piede sull’acceleratore leggero come l’aria, la strada ti guida verso il piccolissimo borgo di Rocca Vittiana.
Proseguendo, si entra nel paese di Varco Sabino, un grazioso centro abitato formato da vicoli stretti e piccole case in pietra dove non è difficile incontrare il pastore con le pecore al pascolo che attraversa la strada con la sua aria serafica che facilmente può distrarti facendoti seguire la strada sbagliata dove il rischio di rimanere incastrato con l’auto è veramente alto, fidati! 🙂
Rigatti: il borgo spopolato fermo nel tempo
Eccomi a Rigatti, con il suo castello medievale pronto ad ospitarti tra vicoli e panorami sul lago, ex valle, del Salto. Prima forma di vita incontrata un anziano signore nel giardinetto comunale in compagnia delle sue galline, succeduto da una giovane coppia in visita a quelli che, forse, sono gli unici 2 abitanti del paese: un anziano signore ed una donna di mezza età… e l’immancabile cane custode di ogni borgo disabitato che si rispetti!
Le vie di Rigatti sono veramente incastonate nel tempo, vicoli stretti, archi e affacci fanno di questa frazione un piccolo gioiello. Vorrei tornarci in periodo estivo, perché da quanto letto dai cartelli il paese dovrebbe ritornare popolato… vi aggiornerò. 😉
Curiosità sul Lago del Salto
Piccole curiosità: il regista Gabriele Salvatores ha girato alcune scene del suo film Educazione Siberiana proprio sulle rive del Lago del Salto.
Un’altra, invece, riguarda una leggenda popolare secondo la quale nel XVIII secolo si vociferava che una cantilena maligna risuonasse nella valle le seguenti parole:
Povere monache, povero Borgo San Pietro, penitenza, acqua e poi fuoco.
Tutto ciò risale al periodo in cui il Monastero delle Clarisse, fondato dalla Santa Filippa Mareri, non era stato ancora sommerso dalle acque del Salto.
Le numerose ed insolite apparizioni degli ufo, invece, sarebbero avvenute davanti gli occhi sbigottiti di studiosi della materia, o di persone qualsiasi, divenute, per fatalità, spettatrici di eventi irripetibili. Uno dei casi più noti è quello dell’ufologa Camineri, che nel dicembre del 1997 vide, sulle sponde del Salto, degli strani esseri uscire da un’astronave e immergersi nelle acque, per poi sparire inspiegabilmente nel nulla. Anche strane sembianze che rimanderebbero agli gnomi sarebbero state avvistate sulle sue rive.
Come arrivare al Lago del Salto
Lago del Turano
Poco distante dal lago del Salto, oltrepassando la riserva naturale del Monte Navegna e Monte Cervia è situato il Lago del Turano, altro lago artificiale della provincia reatina che merita di essere visitato.
Per avere un primo incontro con esso potete leggere della mia esperienza presso questo bacino idrico: Alla scoperta del Lago del Turano.
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Alessandra Borriello, fondatrice di Lakelovers.it. Laureata in lingue e letterature straniere presso l’Orientale di Napoli e collaboratrice come copywriter per importanti agenzie di Digital Marketing e, naturalmente, amante dei viaggi!